#SenzaRotta N. 16 - AI, storytelling, strumenti di organizzazione.
In cui recupero un po' di roba di cui ti volevo parlare da un po': cosa accade nel mondo dell'intelligenza artificiale, in quello dello storytelling e ci infilo anche un paio di strumenti utili, dai.
Ciao, non ci sentiamo da un po'. Come ogni anno l'arrivo del caldo e del profumo di tiglio fa scemare l'entusiasmo per lo stare davanti a un pc, quindi le cose da dirti si sono accumulate. Questa email sarà un po' lunghetta, partiamo senza indugio.
COSA SUCCEDE NEL MERAVIGLIOSO MONDO DELLE INTELLIGENZE ARTIFICIALI*
[*Da qui in poi AI o IA.]
Cosa vuoi che succeda? Continuano a progredire e sempre più persone le usano. Redazioni vengono sostituite dalle AI, programmatori possono usare le IA per programmare e sempre più immagini create con le IA girano per l'internet.
Su Etsy oramai è normale trovare negozi che vendano prodotti creati con le immagini fatte con le IA. Stessa cosa sui social: interi profili con solo "foto" o "illustrazioni" fatte da intelligenze artificiali. Per molti è la scorciatoia per soldi e fama facili* (esimie riviste continuano a fare articoloni sugli "artisti" che usano le IA, bypassando i risvolti etici di cui ti parlavo qui) per i più è un ulteriore livello di complessità da decifrare, perché non tutti indicano in maniera chiara cosa è fatto con AI e cosa no. Mi è già capitato di incrociare video o foto plausibili che però, a un esame più attento, si sono rivelate frutto di IA.
E quindi? E quindi non lo so, stiamo attentə; oltre alle oramai vecchie ubique fake news tocca imparare a schivare pure questi nuovi contenuti. Sì, c’erano già i video e foto falsi. Solo che ora è infinitamente più semplice realizzarli, questi strumenti sono più accessibili e facili da usare. Se prima bisognava sapere usare software di grafica e fotoritocco, ora bisogna solo saper scrivere.
Se le IA verranno usate sempre di più per sostituire le persone, abbassando o annullando il costo di alcuni lavori, bisognerà inventarsi nuovi lavori che le AI non possono fare? Mi sta già venendo malditesta a pensarci. Mai avrei immaginato di vivere il futuro cyberpunk di Gibson o Simmons, sic.
COSA SUCCEDE NEL MERAVIGLIOSO MONDO DELLO STORYTELLING
Succede che oramai non basta più raccontare storie in maniera strategica, ennò signora mia, ora bisogna creare una narrazione. Lo ha detto il mio guru di riferimento dello storytelling, Michael Margolis, a un recente webinar. Secondo il suddetto guru è venuto il momento di smettere di raccontare storie, perché oramai lo fanno tutti e ne siamo bombardati, non sono più efficaci. Inoltre sono arrivate le AI a sparigliare le carte, aumentando la concorrenza di chi con le storie ha fatto la propria fortuna. Bisogna quindi indirizzare l'opinione con dei frame narrativi che vadano oltre le specifiche storie, che possono cambiare nel tempo o non andare bene per tutt*, mentre controllare la narrazione vuol dire creare un'intesa condivisa (tra chi narra e chi fruisce). Dentro una narrazione ognuno si (auto) racconterà la storia più adatta a sentirsi parte di quella narrazione. Se ti ricorda qualcosa: sì beh tutto ciò accade già in politica. Nell’era della post-verità ciò che conta sono le emozioni, no?
Quando poi il guro ha detto che i dati sono una storia del passato e il "disturbo" (inteso come non allinearsi, sparigliare le carte) è la storia del futuro mi sono un po' cascate le braccia, lo ammetto. Non so se voglio vivere in questa realtà; mamma, corri, apri un varco spaziotemporale che scappo nell’universo vicino, ciao.
(No, sono ancora qui, sic).
In ogni caso, mi sembra interessante riportarti queste informazioni perché credo siano già nel nostro presente; di seguito ti metto lo schema che ha dato durante il webinar (tradotto da me) per chiarirti le idee sulla differenza tra storia e narrazione.
Storia vs Narrazione
Evento specifico vs Concetto astratto
Inizio, metà, fine vs Non c'è un inizio, metà o fine chiara
Circostanza, scelta, conseguenza vs Contesto, emozione, evidenza
Infinito mare di storie vs Un'unica narrazione condivisa
Cerchio chiuso vs cerchio aperto
Perle vs Filo di perle
Zattera di salvataggio vs Transatlantico.
FINALMENTE QUALCOSA DI UTILE PER TE: DUE STRUMENTI PER ORGANIZZARE LA TUA ATTIVITÀ
Nell'infinita, estenuante e forse illusoria rincorsa a una maggiore efficienza e organizzazione, continuo a iscrivermi a nuovi strumenti che poi regolarmente, però, non ho tempo di provare, perché oramai il livello di complessità richiederebbe giorni di studio e prove.
La verità è che sono una inguaribile nerd curiosa di tutto, quindi li tengo lì, in attesa di avere queste famose ore in più da dedicare loro. Intanto li dico pure a te, che magari invece ne hai bisogno subito e riesci a sfruttarli al meglio.
Sono due strumenti utili per scrivere, organizzare, fare liste, condividere, quindi idealmente pensate per dei team di persone che lavorano insieme ma secondo me buoni anche per chi fa tutto da sé. Uno è Notion e uno è Monday (scoperto via la newsletter di Gianluca Diegoli).
Non so dirti molto sul loro utilizzo se non: provali se stai ancora cercando uno strumento che abbia TUTTO quello che ti serve per scrivere testi, programmare contenuti, gestire progetti, assegnare task, collaborare con altre persone, eccetera. Quando riuscirò ad esplorarli per bene tornerò a dirti che ne penso. Tu li usi? Li conoscevi? Scrivimelo nei commenti o rispondendo a questa email.
Questo numerodi #SenzaRotta finisce qui e spero, come sempre, che ti sia stato utile o almeno ti abbia fornito qualche spunto di riflessione.
Non faccio promesse sulle prossime uscite, però grazie per esserci ❤
Fran