#SenzaRotta N. 9 - Vendere artigianato senza P.IVA
Sì c'è un modo legale, no non è per tutti, sì te lo spiego qui sotto.
Si può vendere artigianato senza partita IVA? La risposta breve è sì, si può.
La risposta lunga è: dipende da cosa fai, dove vendi, a che punto sei della tua attività, come ti spiegherò più avanti.
L’antefatto: Tempo fa mi scrisse su IG Simonetta, ex Colibrina1. Le chiesi informazioni e via, procedetti a sviscerare la cosa, non poco stupita di non aver mai sentito di questa soluzione.
La soluzione ha un nome, si chiama Doc Creativity ed è una cooperativa che fa parte della Rete Doc, rete fondata per sostenere gli artisti dello spettacolo, delle arti e industrie creative, tra i quali artigiani, artisti e illustratori e molti altri creativi, con diverse filiali sul territorio italiano.
Come funziona?
Ci si associa pagando una quota sociale e poi si può attivare un contratto di lavoro, in una soluzione ibrida tra essere dipendente e freelance. Il rapporto con i clienti resta in capo al singolo professionista, con il supporto dei tanti consulenti della rete.
Il rapporto di lavoro è regolarizzato come dipendente dalla cooperativa, in modalità di intermittenza (ovvero si può mettere in pausa il contratto se necessario), con un contratto a tempo determinato prorogabile.
In questo modo si può avere accesso a tutti i vantaggi del lavoratore dipendente e, alla scadenza del contratto e in assenza di lavoro, al sostegno di disoccupazione, una volta maturati i requisiti contributivi.
Si utilizza una piattaforma gestionale condivisa dove vengono indicate le giornate in cui si lavora in modo da ricevere lo stipendio in relazione al fatturato prodotto. Le fatture sono emesse dalla cooperativa sulla base alle indicazioni fornite, che quindi le invia ai clienti e all’agenzia delle entrate con la fatturazione elettronica.
Ovviamente serve trasparenza da parte tua per non generare confusione nei tuoi clienti!
L'imponibile della fattura (ovvero la cifra su cui vengono calcolate le tasse e i contributi) diventa la busta paga, con una parte riconosciuta come rimborso spese e quindi detassata. In questo modo è anche possibile scaricare costi di produzione, cosa non possibile col forfettario.
Quali sono i requisiti?
I requisiti principali in realtà variano da caso a caso quindi il mio consiglio è di richiedere un incontro virtuale con la responsabile degli artigiani creativi (ti metto il contatto in fondo) per capire se tutto ciò fa per te.
C'è un minimo di fatturazione annua sotto cui non conviene ma nessun limite per gli incassi giornalieri.
Al momento stanno gestendo le vendite ai privati solo in Italia, perché la vendita a cittadini privati esteri è complessa a livello fiscale, ma stanno studiando come risolvere e a breve termine potranno gestire anche questo tipo di attività. Le vendite ad aziende invece, sono già possibili in tutto il mondo.
Importante è quindi fare bene i prezzi e progettare la propria attività in modo che abbia senso un’operazione del genere, perché se il tuo obiettivo è vendere prodotti a poco, il gioco potrebbe non valere la candela.
Costi
I costi sono i seguenti:
Quota di associazione: 205€ iniziali dei quali 30€ sono tassa e 175€ sono 7 quote di capitale sociale che viene restituita in seguito alle dimissioni da socio.
Poi c’è un costo di 10€ al mese per i mesi di contratto attivo (se non si rinnova il contratto non si pagano).
In alternativa al costo di 10 € mensili c’è la possibilità di versare 125 € all’anno come ulteriore capitale sociale, sempre accantonato e restituito in seguito alle dimissioni. Tutto ciò se si è dipendenti e soci lavoratori.
(NB. Come soci non ci sono responsabilità ulteriori oltre alle quote accantonate!).
I contributi vanno all’INPS settore industria; in linea di massima si può capire come fare a seconda delle esigenze, che vanno valutate insieme a loro, anche a seconda del volume del fatturato e di quanto si vuole versare.
Gli illustratori, ad esempio, possono essere inquadrati come industria o spettacolo e in questo ultimo caso, si può lavorare col diritto d'autore, così parte del compenso non sarà soggetto a contribuzione.
Quanti soldi arrivano all'artigiano? In base al fatturato la tassazione complessiva potrebbe essere tra il 35-40% a seconda del flusso di fatturazione e dei costi scaricabili, mentre senza costi è prossima al 50%.
La domanda sorge spontanea: perché dovresti adottare questa soluzione invece di aprire P.IVA? Sono felice tu me lo abbia chiesto, procedo a rispondere :P
Vantaggi
Diventando dipendente della cooperativa, avrai:
la gestione della fatturazione e quindi la gestione contabile2;
consulenza fiscale e previdenziale;
centro fiscale;
supporto di un referente di settore dedicato;
consulenza legale e contratti;
recupero crediti!
deducibilità totale dei costi e dell’IVA sugli acquisti;
tutti i benefici e le tutele del dipendente (detrazioni fiscali, maternità, malattia, infortuni, congedi familiari);
rete di soci e colleghi con cui sviluppare progetti (non sei più sol*!)
ufficio bandi;
formazione in materia di sicurezza sul lavoro e fornitura dei dispositivi di protezione, se necessari;
possibilità di registratore di cassa e dispositivo pos, se ne dovessi avere bisogno;
anticipo su tasse, contributi (non fissi ma proporzionati al lavoro) e anche della retribuzione minima a fine mese, in caso la fattura non fosse ancora incassata;
possibilità di attivare lo shop online sul marketplace della rete, che si sta popolando di prodotti e servizi dei soci della rete (al momento solo per vendite in Italia) e anche su alcuni portali esterni.
Inoltre, sono propedeutici per l’assunzione: visita medica e corsi obbligatori sulla sicurezza gratuiti (se si hanno già attestati si possono inviare). Per artigiani con mansioni che prevedono l’utilizzo di materiali pericolosi vengono organizzati ulteriori corsi specifici.
Infine, Doc Creativity è anche organizzatore di Booming Contemporary Art Show, fiera d’arte contemporanea che si tiene a Bologna, presso gli spazi Dumbo, dal 2 al 5 febbraio, trovi tutte le info cliccando qui.
So che è tanta roba e può non essere la soluzione perfetta per tutti però ti consiglio di valutarla e di contattare la figura responsabile degli artigiani per Doc Creativity all’indirizzo handmade@retedoc.net per parlarne con lei e capire se è un’opzione valida per te e la tua attività.
Spero che queste informazioni ti saranno d’aiuto! E considera che sono valide per qualsiasi lavoro da freelance in ambito creativo tu faccia ;)
Buona giornata,
fran
PS. Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Doc creativity - No non è sponsorizzato, sono stati così gentili da correggere le info inesatte o obsolete che avevo messo, perché ovviamente ho fatto passare un sacco di tempo dalla call che avevamo fatto e lo sai come sto messa a memoria ^^;
La Colibrì Academy è stata, dal 2014 al 2017 circa, un posto virtuale davvero stimolante in cui io, Anna Pozzan e Rita Bellati abbiamo insegnato a tantissime creative, le Colibrine appunto, come vendere online. Bei tempi ❤
Le spese per la commercialista sono incluse!